Ieri 29 dicembre il Parlamento ha approvato in via definitiva la legge di bilancio per il 2023. Grazie all'interessamento e al grande impegno dell'ANP, sarà ora possibile stipulare i CIR 2020/21 e 2021/22 superando, se necessario e al fine del mantenimento della PPV in godimento, il limite dell'85%.

Quel limite che come ampiamente spiegato nei nostri precedenti messaggi non consentiva l’utilizzo dei fondi necessari per impedire che la parte posizione variabile (PPV) subisse riduzioni rispetto a quella prevista e mantenuta nel CIR 19/20.

Si potrà quindi riprendere la contrattazione per i CIR 20/21 e 21/22 in modo che non ci siano riduzioni della parte posizione variabile (PPV) rispetto agli anni precedenti.

Inoltre mantenendo la parità di retribuzione annua, saranno evitate riduzioni nei confronti dei colleghi che si sono pensionati in quegli anni.

Ricordiamo che la parte posizione variabile è pensionabile e non lo è la retribuzione di risultato erogata una tantum solo a fine anno.

Le Regioni interessate e in attesa della formulazione o riformulazione dei CIR da sottoscrivere  sono:

Emilia-Romagna (20-21 e 21-22)

Lazio (20-21)

Liguria (20-21 e 21-22)

Lombardia (20-21)

Marche (20-21 e 21-22)

Molise (20-21)

Piemonte (20-21 e 21-22)

Toscana (20-21)

Umbria (20-21)

Veneto (20-21 e 21-22).

Chiederemo al Ministero di avvisare i relativi USR affinché le contrattazioni riprendano con questa importante modifica che, come detto, consentirà di evitare riduzione della PPV.

Ultimo aggiornamento (Venerdì 30 Dicembre 2022 15:03)