Nota del Presidente regionale sulle reggenze

L’ultima settimana di agosto ho chiesto e ottenuto un incontro all’USR Emilia Romagna tra Direttore, Ispettrice Benini Spada e Organizzazioni sindacali dell'Area V^ per avere informazioni sulle operazioni relative all'assegnazione delle reggenze che, come noto, sono numerosissime in tutte le nostre Province. Nessuno aveva provveduto a convocare le Organizzazioni e neppure le altre
Organizzazioni avevano evidentemente ritenuto  di chiedere l’incontro.

 



Dunque, consapevole dei ritardi legati alle operazioni della mobilità interregionale (la Campania ha sbloccato le operazioni dopo il 15 agosto costringendo tutte le altre Regioni ad aspettare la conclusione delle stesse operazioni ciò che ha determinato importanti conseguenze da noi in termini di sedi che si sono poi rese libere) ho chiesto che fossero comunicati i criteri adottati dall'USR e quindi dalle diverse Province nella assegnazione delle reggenze.

L'incontro è stato possibile solo il 27 agosto e in quella sede sono stati indicati 4 criteri utilizzati per le 128 reggenze che sono così articolate:108 sedi vacanti e disponibili (93 primo settore e 15 secondo settore) più 23 sedi relative alle posizioni speciali di stato (18 del primo settore e 5 del
secondo settore).

Riepilogando 128 reggenze suddivise in 109 primo settore e 19 del secondo, discorso a parte la conferma di 3 incarichi di presidenza ancora presenti (2 al primo settore e 1 al secondo).
Il Direttore Limina ha quindi comunicato i criteri seguiti nell’assegnazione delle reggenze in questi termini: 1. Interesse dell’Amministrazione; 2. Continuità sulla sede in reggenza o di servizio dell’anno precedente 2009/10; 3. Viciniorità; 4. Richiesta da parte dell’interessato.
E’ evidente che vi sono state consultazioni dirette quando i Dirigenti non avevano espressamente comunicato la loro disponibilità.

Va anche detto che in alcune Province come ad esempio Ferrara le disponibilità comunicate sono state evidentemente minori delle molte sedi vacanti (siamo ad un rapporto che si avvicina a 2 sedi per ogni Dirigente) e in questo caso la reggenza è stata praticamente assegnata d’ufficio.
In altre Province invece vi è stato l’eccesso di disponibilità ma solo su sedi precisamente indicate (anche alcuni Colleghi neo immessi nel ruolo hanno chiesto da subito la reggenza, ciò che davvero pare eccessivo) infine è stato molto difficile trovare disponibilità per sedi periferiche, lontane o difficili da raggiungere.

Ho rappresentato al Direttore la preoccupazione determinata dal fatto che sia in occasione delle operazioni di mobilità dei Dirigenti, sia in questa occasione relativa all’assegnazione delle reggenze si è ripresentato il deprecabile fenomeno delle insistenze e delle pressioni atte a influenzare le
scelte legittime dell’Amministrazione. Influenze e pressioni da parte di rappresentanti delle Amministrazioni locali dei diversi territori ma anche (nel caso della mobilità) da parte di rappresentanti del potere politico che non cessa di esercitare una vera e propria invadenza nella sfera gestionale ed amministrativa.

In questo senso deve essere letto il primo criterio relativo all’interesse dell’Amministrazione poiché va sempre ricordato che i Dirigenti della scuola, esattamente come i Dirigenti della Pubblica amministrazione, nel nostro Paese, accedono al loro ruolo e svolgono il loro compito e le funzioni secondo quanto stabilito dalla Costituzione e dalle specifiche leggi e regole, non ricevono
investiture né dalla politica, né attraverso elezione popolare.
Per quel che riguarda gli altri criteri va detto che, in molti casi, colleghi che hanno mutato sede di titolarità hanno poi conservato la sede di provenienza come reggenti mentre il criterio di viciniorità si riferisce sia alla distribuzione degli Istituti nei territori che alla vicinanza in termini di
residenza del Dirigente.
Infine la disponibilità del Dirigente è stata ovviamente determinante nell’assegnazione della reggenza attribuita.
Il fatto è che questa situazione è difficilmente sostenibile deve essere superata al più presto con l’emissione del bando di concorso e l’avvio delle procedure per l’assunzione di nuovi Dirigenti che, sappiamo bene, richiederanno un tempo che speriamo sia inferiore alla media dei due anni.
Grazie per l’attenzione un saluto e l’augurio per il nuovo anno scolastico.
Lamberto Montanari
(pres.reg. ANP-CIDA E.R.)

Ultimo aggiornamento (Sabato 11 Settembre 2010 11:15)