Pubblichiamo un importante testo relativo alle prime indicazioni per i Dirigenti delle scuole

 Tre appuntamenti attendono nei prossimi giorni i dirigenti delle scuole per quanto riguarda le relazioni sindacali:

- l’assunzione delle decisioni relative all’assegnazione del personale ai plessi, alle sezioni staccate ed ai singoli incarichi di lavoro;

- l’adozione del Piano annuale delle attività del personale docente e del Piano annuale di servizio del personale ATA

- l’avvio della contrattazione d’istituto vera e propria per il nuovo anno scolastico.

Su tali questioni incidono le nuove disposizioni introdotte dal DLgs. 150/09, che ha riservato alla “competenza esclusiva” del dirigente l’organizzazione degli uffici e la gestione del rapporto di lavoro, con specifico riferimento alla gestione delle risorse umane (art. 5 comma 2 del DLgs. 165/01). Disposizioni analizzate in dettaglio e ribadite con forza anche nella Circolare 13 maggio 2010 n. 7 del Dipartimento per la Funzione Pubblica (Gazzetta Ufficiale del 15 luglio scorso).

 

Nel percorso di attuazione delle nuove norme è sopravvenuto, come si sa, un incidente di percorso: cioè il blocco della contrattazione nazionale, deciso dal decreto legge n. 78/10, convertito con modificazioni dalla legge 30 luglio 2010 n. 122. Questa battuta di arresto ha impedito la “sincronizzazione” delle norme del CCNL di comparto con quelle di legge. E’ peraltro noto che la contrattazione integrativa è comunque vincolata ad adeguarsi entro il 31 dicembre prossimo alle materie riservate, a pena di nullità. Ed i “vecchi” contratti integrativi d’ istituto –  ove non seguano tali indicazioni – decadono automaticamente.

Su tutta questa complessa materia, l’Anp sta mettendo a punto un pacchetto informativo per i dirigenti delle scuole, che sarà diffuso al più presto in una serie di incontri dedicati, che si svolgeranno capillarmente su tutto il territorio nazionale. In attesa, si anticipano alcune indicazioni operative di interesse immediato, al fine di evitare che le prime battute delle relazioni sindacali siano impostate su presupposti errati e generino incomprensioni ed attriti che è bene evitare. 

Assegnazione del personale ai plessi ed alle sezioni staccate

Non è più materia di contrattazione integrativa, malgrado quanto erroneamente previsto negli articoli 4 e 15 del CCNI siglato lo scorso 15 luglio. Di tale accordo l’Anp ha segnalato subito la non conformità alle norme di legge, sollecitandone il ritiro. Ad oggi, esso non è stato ancora definitivamente sottoscritto e non è quindi vincolante per le amministrazioni (Dlgs. 165/01, art. 40, comma 4), anche a prescindere dalla sua condizione di oggettiva illegittimità.

Pertanto, si suggerisce ai dirigenti di procedere alle decisioni relative nell’esercizio della propria “competenza esclusiva”, secondo quanto previsto dalla legge. Per temperare l’impatto della nuova procedura sulle relazioni sindacali, sono possibili alcuni correttivi:

- confermare i criteri contrattati lo scorso anno;

- svolgere un confronto informale con la parte sindacale, in esito al quale emanare un provvedimento unilaterale.

Si ricorda che sulle materie sulle quali non vi è più contrattazione, continua però a vigere l’obbligo di informazione preventiva (secondo quanto previsto dall’art. 6 del CCNL). Attenzione quindi a non omettere tale passaggio prima di formalizzare le proprie decisioni, per evitare un possibile contenzioso.

 Adozione del piano annuale delle attività

Anche in questo caso parliamo di una specifica competenza del dirigente della scuola, al quale spetta organizzare le risorse umane assegnate al proprio istituto nelle forme più funzionali al buon andamento del servizio ed alla più efficace attuazione del piano dell’offerta normativa. Si tratta di un compito fondamentale, che deve realizzare un modello organizzativo tale da valorizzare le competenze professionali all’interno di un quadro condiviso di impegni e di obiettivi strategici, che definiranno l’immagine della scuola e la qualità del servizio. Si tratta di scelte e di decisioni che richiedono un ampio confronto collettivo, che il dirigente dovrà promuovere e dal quale dovrà ricevere input e orientamenti. Per quanto riguarda il personale docente il confronto dovrà svolgersi a livello collegiale o attraverso lo staff o gruppi di lavoro appositamente individuati. Per il personale ATA sarà fondamentale la direttiva che il dirigente assegnerà al dsga affinché elabori una proposta di piano calibrata sugli obiettivi strategici che l’istituto si è assegnato.

Su entrambi i documenti, che riguardano il livello della micro organizzazione, la responsabilità dell’adozione spetta al dirigente, al quale compete anche l’obbligo di fornire alla parte sindacale adeguata informazione.

Avvio della contrattazione integrativa di istituto

Il CCNL di comparto prevede che il dirigente apra il tavolo delle relazioni sindacali non oltre il 15 settembre e che presenti alla parte sindacale una sua piattaforma. Di fronte ad un passaggio che si prevede delicato e abbastanza complesso, il suggerimento è quello di evitare accelerazioni e forzature che potrebbero rivelarsi controproducenti e di introdurre i lavori con una riflessione tra le parti sulle novità normative intervenute e con l’indicazione che il dirigente non può che darvi attuazione, secondo i doveri del suo ufficio. E’ facile prevedere che la parte sindacale possa non condividere questa impostazione ed esprimere tutt’altro orientamento. In questo caso consigliamo di prenderne cortesemente atto, di riservarsi di riflettere e di precisare le proprie decisioni in un successivo incontro e di aggiornare la seduta.

Questa raccomandazione ha lo scopo di evitare sia le contrapposizioni immediate di principio, che nuocciono al clima dei rapporti, sia la fretta di concludere. Il rischio è di trovarsi a confermare, per distrazione o per debolezza, clausole non più in linea con la legge e di incorrere nei conseguenti rilievi dei revisori dei conti. A tale riguardo consigliamo di leggere attentamente la specifica sezione della già citata circolare n. 7.

Quella della contrattazione integrativa di quest’anno è una partita che andrà necessariamente giocata “in tempi lunghi”. Nel frattempo, l’Anp avrà messo a punto e diffuso indicazioni operative più approfondite che potranno servire da supporto.

Massimo Spinelli                                                           Antonino Petrolino

presidente regionale Anp Lombardia                              presidente regionale Anp Lazio