E' stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale di ieri la manovra finanziaria predisposta dal Consiglio dei Ministri la scorsa settimana. Si tratta del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, che inizia da oggi il suo iter parlamentare al Senato.
L'Anp si adopererà per contrastare, in sede di conversione in legge del decreto, le misure che limitano l'autonomia dei dirigenti e ne aggravano le condizioni di lavoro e, nel contempo, esperirà tutte le strade affinchè ogni euro risparmiato a seguito dei provvedimenti che li riguardano direttamente o indirettamente, venga comunque dedicato a colmare la sperequazione del loro trattamento economico rispetto a quello degli altri dirigenti pubblici.
Sul merito del provvedimento si era già espressa in termini molto critici la nostra Federazione (si veda il comunicato stampa del presidente Rembado).
A seguito di quella presa di posizione è stata definitivamente accantonata l'ipotesi dei tagli agli stipendi oltre i 50.000 euro lordi.
Rimangono invece, nel testo pubblicato in Gazzetta Ufficiale, aspetti del tutto inaccettabili della manovra, quali:
L'Anp si adopererà per contrastare, in sede di conversione in legge del decreto, le misure che limitano l'autonomia dei dirigenti e ne aggravano le condizioni di lavoro e, nel contempo, esperirà tutte le strade affinchè ogni euro risparmiato a seguito dei provvedimenti che li riguardano direttamente o indirettamente, venga comunque dedicato a colmare la sperequazione del loro trattamento economico rispetto a quello degli altri dirigenti pubblici.
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