Sono state sottoscritte definitivamente oggi, 13 dicembre, le due ipotesi di CIR (Contratto integrativo regionale) già firmate lo scorso 8 ottobre. Sia l’integrativo 17/18 che prevede l’erogazione della retribuzione di risultato che per quell’anno era quasi azzerata, sia il CIR 18/19 che prevede il mantenimento del livello retributivo della parte posizione variabile (evitando il rischio di restituzioni) e l’erogazione della retribuzione di risultato.
Nei prossimi mesi, presumibilmente prossimi febbraio o marzo i colleghi in servizio negli anni 17/18 e 18/19 riceveranno i decreti applicativi dei due contratti oltre a quanto previsto dagli stessi e cioè: integrazione della retribuzione di risultato 17/18, retribuzione di risultato 18/19, saranno inoltre retribuite le reggenze ai colleghi svolgevano tale servizio nel 18/19. Si ricorda che i contratti in questione sono pubblicati nella pagina di www.anp-er.it esattamente http://www.anp-er.it/joomla/index.php?option=com_content&view=article&id=860:le-due-ipotesi-contrattuali-firmate-integrazione-cir-1718-e-cir-1819-&catid=59:documentiproposte&Itemid=100
Durante l’incontro è stato inoltre comunicato che con l’anno prossimo, dopo l’approvazione della legge finanziaria che consentirà di avere chiara definizione delle risorse messe a disposizione nel FUN (Fondo unico nazionale) si andrà alla definizione del CIR 19/20 ciò che consentirà di sanare per quell’anno la situazione della retribuzione parte variabile del colleghi entrati in servizio nel 19/20 attraverso i doverosi conguagli. Dovremo attendere il 2022 per arrivare alla ridefinizione delle fasce retributive di complessità, con il relativo confronto tra le parti sindacali, per arrivare (sempre troppo tardi) alla ridefinizione delle retribuzioni dei dirigenti negli anni 20/21 (già passato!) e 21/22 ora in corso.
Ultimo aggiornamento (Lunedì 13 Dicembre 2021 21:55)
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